sabato 7 luglio 2007

TUTTA COLPA DELLE SIRENE, CHE HANNO CREATO UN MISTERO!

Oggi non esistono più re o regine, ma in realtà esistono ancora in una città dove nessuno è mai stato: la città di ATLANTIDE .
Ecco, questo è il castello
che si chiama “La Pittrice”
(che si può chiamare
anche “Il Colore”).
Non hanno nessun servo, anche se il re Nero dice che sua moglie (cioè la regina Celeste) lo tratta come un servo.
Ah, dimenticavo: in questo castello vivono la regina che si chiama Celeste, il re che si chiama Nero, la figlia maggiore che si chiama Rosa e la figlia minore che si chiama Viola.
Il castello si chiama “La Pittrice” perché Rosa e Viola disegnano sempre dei quadri.
Da due mesi Rosa e Viola non fanno altro che disegnare sirene.
Nel mare di Atlantide il 3 marzo hanno visto nuotare delle sirene: è da quel momento in poi che non fanno altro che disegnare sirene che nuotano…
Dopo qualche giorno le sirene che hanno visto Rosa e Viola sono diventate per tutti una leggenda.
A scuola non si fa altro
che parlare di sirene,
analizzare frasi sulle sirene,
dire “mermaids swim”
durante la lezione di inglese,
fare problemi sulle sirene.
Rosa e Viola, dopo essere andate a scuola, si avviano verso il Monte della Sirena, dove l’acqua è un po’ rosina, e si dice che l’acqua è rosina perché una sirena un giorno ha sparso il suo profumo nel mare.
Sul mare Rosa e Viola intravedono una coda di una sirena, che era celestino-grigina e sentono gridare “AIUUUUUTO”.
Viola esclama: “E’ la sireeenaaa! E’ una delle sirene che abbiamo visto il 3 marzo! Rosa, senti, grida aiuto! Che cosa facciamo?”
“Stai calmaaa!” le dice Rosa, e aggiunge: “A quanto pare la sirena è incastrata. Dobbiamo approfittare di questo momento per chiamare gli abitanti di Atlantide e fare vedere loro la sirena!”
Così fanno.
Arriva gente col telefonino, con la telecamera e con la macchina fotografica. Tutti sono impegnati a riprendere la sirena.
“Che bella idea, sorellona” esclama Viola. “Ci vuole l’intelligenza!” risponde soddisfatta Rosa.
Il giorno dopo Viola a scuola non fa altro che vedere le fotografie che hanno scattato le persone.
Rosa invece continua a fare ghirigori sul quaderno, pensando alle sirene.
Dopo la scuola sono andate a casa per la prima volta con la nota sul quaderno, perché non hanno capito un fantastico fico secco della lezione!

Mentre vanno a casa,
questa volta vedono,
sul Monte della Sirena,
un bellissimo delfino rosa,
che scintillava al sole. Ed è molto, ma molto strano…
Con le pinne salta!
L’indomani, dopo essere andate a scuola, vedono sul mare Monte della Sirena delle alghe multicolori, che sono uscite dal mare, e sono anche loro molto ma molto strane, perché danzano!
Il giorno dopo, sempre sul mare Monte della Sirena, Viola e Rosa vedono una cosa ancora più speciale, cioè una farfalla con la faccia da gatto.

Ed è molto, ma molto
strana, perché non ha
le ali, ma le zampe.
L’ultimo giorno, sul mare Monte della Sirena non c’è più il mare!
Viola dice arrabbiata: “Che cos’è questa stoooriaaaaa??? Che succede?”
“E’ vero!” esclama Rosa, “prima vediamo una coda di una sirena, poi un delfino rosa, dopo delle alghe multicolori e quindi una farfalla con la faccia da gatto. Ed infine scompare persino il mare… Non ti sembra molto, ma molto strano, Viola?”
“Davvero stranissimo” risponde Viola.
“Ehm… scusatemi,
anche a me interessa
la situazione; possiamo fare amicizia, principessine?” chiede una bambina con i capelli biondino-marroncini e con gli occhi verdeacqua e soggiunge: “Mi chiamo Bianca”.
Viola e Rosa si fanno l’occhiolino e rispondono in coro: “Certo!”.
Loro non si presentano perché tutti i cittadini di Atlantide conoscono il loro nome. Sono le principessine!
Poi Rosa e Viola
prendono Bianca per mano
e vanno verso il castello.
Bianca nel castello, insieme
a Rosa e Viola, fa tanti disegni per riuscire a capire perché sono apparsi quegli strani animali sul mare, ma nessuno sembra capirci niente.
Rosa esclama: “E uffaaa, e uffa e uffa! Quando la maestra ci stava spiegando come capire le cose strane noi stavamo giocando!”
Bianca sfoglia il quaderno di Viola e dice: “Fantastico, andiamo nella stessa scuola, solamente che io sono più grande di voi; infatti faccio la quarta, non la terza”.
Viola dice: “Uhuh, è fantaaaastico, ma adesso mi spiegate come facciamo a continuare i disegni se è sera?”
“Ho un’idea!” esclama
Rosa. “Perché non
parliamo domani
a scuola durante la ricreazione?”
“Ottima idea!” dicono in coro Bianca e Viola.
A scuola le tre bambine si incontrano e Bianca, informata, dice: “Se noi mettiamo insieme i nostri disegni, capiremo che cosa sono quegli animali!”
Così fanno…
Ma… ecco il risultato…
“Cosa facciamo? Domani iniziano le vacanze estive!” chiede preoccupata Viola; ma Rosa risponde: “Invece di preoccuparti e fare gnè gnè, cerca di pensare a una soluzione per questo mistero!”
Così scoppia un bellissimo litigio e intanto la ricreazione finisce.
Bianca alla fine della scuola dice a Viola e a Rosa che per le vacanze non sarebbe partita; neanche Viola e Rosa partiranno; quindi decidono di incontrarsi al parco chiamato “La Tranquillità della Sirena”.
In quel parco c’è per davvero un gran bel silenzio, ma le bambine per prima cosa al parco mangiano le merende al sacco che hanno portato; però Rosa si lamenta perché non le piace il pesce alla Sirenaiola che le ha preparato la regina Celeste.
Allora Viola e Rosa cominciano a litigare; Rosa dice a Viola: “Non è giusto! A te mamma ha messo la bistecca alla buona-brace e a me no!”
Viola dice con aria da ‘sotuttoio’: “Si vede che a me vuole più bene che a te!”
“Solo perché sei la più piccola, sei la cocca di mamma!” dice Rosa.
Per fortuna Bianca dice: “Sentite, è meglio se andiamo a Monte della Sirena”.
Le altre si calmano e seguono Bianca sul monte.
Giunte sul Monte della Sirena, le tre bambine rimangono a bocca aperta: è di nuovo comparso il mare!!!
In riva al mare c’è un tizio, con le orecchie a sventola, gli occhi grigi, i capelli rossicci e un mantello fucsia, che dice ridendo e senza accorgersi delle bimbe: “Ho spaventato le principessine. Ora vorranno scappare via e i genitori dovranno andare con loro. Così prenderò il posto del re e comanderò io su Atlantideeee! Le ho spaventate mettendo nel mare dei cartoni che raffigurano animali sempre più strani e loro ci sono cascate come poppanti!!! E con un velo trasparente avevo coperto il mare! Ah ah ah ah!”
Le bimbe senza farsi scoprire scappano dal Monte della Sirena e vanno alla centrale della polizia di Atlantide, dal commissario Trovafurfanti.
Il commissario ascolta il racconto delle tre bimbe e corre con altri agenti sul Monte della Sirena, dove trova lo strano tizio con il mantello fucsia, che sta portando via il velo con cui aveva coperto il mare sotto il Monte della Sirena.
Il commissario lo arresta e lo spedisce in prigione.
Non mi piacciono le fiabe che finiscono con “e tutti vissero felici e contenti” e quindi dico solamente: FATE ATTENZIONE AL TRIO DELLE AMICHE COLORATE!

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